Dopo le tre manovre estive, si è arrivati allapprovazione di una (ennesima) Legge di stabilità per il 2012 che non ha convinto i mercati, portando al cambio di governo e alla manovra annunciata da un nuovo premier, Mario Monti.
Tariffe professionali: nulla di fatto
La prevista scure contro i professionisti, che sembrano diventati il simbolo delle «caste» (da quale pulpito
) si è in realtà risolta in una ripetizione di quanto già previsto dal dl 138/2011 (libero accesso alla professione, tirocini, formazione continua, polizza obbligatoria, pubblicità, Consigli di disciplina deontologica). Né vi è stata la tanto sbandierata totale eliminazione delle tariffe professionali. Eliso è solo il riferimento alla tariffa professionale ancora presente nel testo dellarticolo 3 del dl 138, linciso «prendendo come riferimento le tariffe professionali» che seguiva il principio, tuttora vigente, per il quale «…il compenso spettante al professionista è pattuito per iscritto allatto del conferimento dellincarico professionale». Nulla di più rispetto a quanto stabilito dal Decreto Bersani sulle liberalizzazioni del 2006. Le pregresse norme, ad esempio, sulle tariffe forensi sono tuttora vigenti e quindi ben potrà il legale pattuire con il cliente un compenso commisurato al tariffario, derogando o meno a minimi, purché lo faccia per iscritto. Tanto che il tariffario forense resta sempre il punto di riferimento per la liquidazione delle spese nelle controversie giudiziali.
Via libera alle Società di professionisti
Una novità riguarda la possibilità di costituire, a partire dal 1° gennaio, Società (di persone o di capitali) o Cooperative, anche multidisciplinari, tra «professionisti iscritti a Ordini, Albi e Collegi, anche in differenti sezioni, nonché dei cittadini degli Stati membri dellUnione europea, purché in possesso del titolo di studio abilitante, ovvero soggetti non professionisti soltanto per prestazioni tecniche, o per finalità di investimento», in alternativa allo studio associato monodisciplinare. Quindi i soci, purché non prestatori dopera, potranno anche essere non professionisti o investitori. Fissati i vincoli statutari, tra i quali lesercizio in via esclusiva dellattività professionale da parte dei soci, ma i soci di capitale potranno avere anche la maggioranza e partecipare allamministrazione della società. Restano molti dubbi legati, ad esempio, alla fallibilità della Società, alla provenienza dei capitali, alla composizione degli organi di amministrazione in caso di assenza di professionisti e, infine, allofferta di servizi low cost via internet con abbandono dellincarico fiduciario conferito intuitu personae.
Dismissioni, semplificazioni, liberalizzazioni, Abruzzo e fiscalità
Confermata la nuova disciplina per i contribuenti «minimi». Introdotte anche norme tese a smaltire larretrato dei processi pendenti in appello e in cassazione, nonché ulteriori aumenti del contributo unificato, sempre dallappello in poi, per disincentivare, di fatto, laccesso alla giustizia.
In tema di semplificazione, le certificazioni rilasciate dalle pubbliche amministrazioni «in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati», mentre per i Durc per le gare pubbliche le informazioni saranno acquisite dufficio dalla pubblica amministrazione.
Continua la dismissione di beni immobili statali (carceri e caserme in primis ma anche terreni agricoli) con proventi netti da destinare alla riduzione del debito pubblico.
Agevolazioni fiscali Irpef e Irap per i concessionari costituiti per realizzare nuove infrastrutture autostradali con il sistema del project financing. Dal 1 °gennaio lAnas dovrà trasferire a Fintecna tutte le sue partecipazioni. Letà pensionabile sale a 67 anni dal 2026, in attesa dellapprovazione delle modifiche del governo Monti. In tema di disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, nella scia del dl 138, è stata uniformata la normativa vigente dopo labrogazione referendaria dellarticolo 23-bis del dl 112/08, escludendo dalle liberalizzazioni il settore idrico.
Estesa, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2013, su tutto il territorio nazionale la possibilità di costituire le zone a burocrazia zero, sinora limitate al Sud. Nel mondo del lavoro, la trasformazione dei contratti da tempo pieno a tempo parziale non richiederà più la preventiva convalida della volontà del lavoratore da parte della Direzione provinciale del lavoro. E niente più contributi per i primi tre anni di contratto di apprendistato. Per listruzione, rifinanziate con oltre 200 milioni le scuole paritarie e con 20 milioni le università non statali. Altri 150 milioni per il 2012 il Fondo di intervento integrativo per prestiti donore e borse di studio. Tra i numerosi tagli, riduzione del congedo per attività di studio e di ricerca per i professori universitari.
In tema di edilizia sanitaria, sono ridotte le risorse per la copertura dei mutui regionali. Tagli anche ai compensi per lassistenza fiscale prestata dai Caf, dai sostituti dimposta e dai professionisti abilitati.
Dal 2012 riprenderà la riscossione, in 120 rate mensili, delle tasse per i terremotati dellAbruzzo, con una riduzione, per ciascun tributo o contributo, del 40%. Ridotti, invece, i tagli alleditoria per il prossimo triennio.
È evidente la scarsa incisività delle misure su un tessuto economico nazionale che necessita di vere riforme strutturali con controlli di spesa effettivi e di una reale diminuzione dei costi della politica e della macchina burocratica, dove cè un surplus di personale rispetto alla media europea. Le speranze riposte in Monti devono essere trasformate in realtà dalla politica, cioè da una casta che, per non rinunciare ai propri privilegi, rinuncia a governare.
Articoli recenti
- Franco Piperno (1943-2025) 23 Gennaio 2025
- Gaza, tregua e ricostruzione 22 Gennaio 2025
- Guido Guidi al MAXXI, il tempo della fotografia 22 Gennaio 2025
- L’Archintruso. Cina, allarme umarell 21 Gennaio 2025
- Cina, grandezze e stravaganze di un’architettura che è (troppo) marketing 21 Gennaio 2025
- L’archiviaggio. Kyoto, nel cuore della tradizione giapponese 20 Gennaio 2025
- Architecture’s Afterlife: quanti architetti non fanno gli architetti 15 Gennaio 2025
- Marco Romano (1934-2025) 15 Gennaio 2025
- Cosenza e tutti i suoi MicroMondi, contro la turistificazione 14 Gennaio 2025
- Françoise Choay (1925-2025) 13 Gennaio 2025
- BioarchitetturaⓇ, il master che fa la differenza 13 Gennaio 2025
- Los Angeles: la metropoli catastrofica 11 Gennaio 2025
- Modello albanese? Problema architettonico 8 Gennaio 2025
- Yoshio Taniguchi (1937-2024) 7 Gennaio 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Luca Gibello. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Michele Roda, Veronica Rodenigo, Ubaldo Spina.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2024 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata